L’Accademia dello Stoccafisso all’ Anconitana ha organizzato una importante mostra, arricchita da una serie di eventi collaterali e di incontri.
La rassegna è stata un omaggio alla nostra Città che identifica nello stoccafisso all’anconitana il piatto della tradizione e ne sottolinea la forte cultura marinara.
“La Storia della Querina”
Presso la Sala Boxe della Mole Vanvitelliana, dal 5 settembre al 13 settembre 2018, è stata allestita una mostra di particolare fascino ed interesse.
L’artista Franco Fortunato, con circa 80 opere tra dipinti e ceramiche, ha raccontato un’avvincente avventura di viaggi in mare: la scoperta dello stoccafisso.
Ritratte le vicende della nave Gemma Quirina e del suo equipaggio e di come, partiti da Creta per la Fiandra, naufragarono nelle acque delle Isole Lofoten in Norvegia. Al loro rientro a Venezia nel 1432 si fa risalire l’inizio del commercio dello stoccafisso e del baccalà dalla Norvegia all’Italia.
Una vera epopea, che si ammanta anche di magiche atmosfere e del racconto di un uomo di mare come Franco Fortunato che, con la sensibilità che contraddistingue la sua ricerca artistica, scompone la materia per ricomporla in un nuovo immaginario. Una storia rivisitata con gli occhi di un artista sincero e appassionato.
La mostra è già stata presentata con successo in alcune prestigiose sedi. Ma la tappa anconetana presenterà significative novità sia per il percorso, che per la scelta della produzione pittorica appositamente selezionata.
– a Roma nelle sale del Palazzo della Cancelleria;
– a Bergen, Norvegia, in occasione del Festival delle Giornate Anseatiche presso il Bryggens Museum;
– alla Galleria Edarcom Europa di Roma – mostra “Smalti di Querina”;
– nelle sale del Palazzo Ferro Fini in Venezia, sede del Consiglio Regionale del Veneto, svoltasi nel quadro del Carnevale di Venezia 2017, con il CERS, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche insieme alla Contea del Nordland;
– alla Fondazione Villa Fabris a Thiene, ed in un grande stand dedicato nella fiera Artepadova 2017.
Franco Fortunato (Roma, 1946), grande appassionato di mare e storie di marineria, apprende le vicende della Gemma Querina e del suo equipaggio attraverso un libro edito dalla casa editrice Nutrimenti. Successivamente grazie al materiale documentale offertogli dai discendenti della famiglia Querini, approfondisce la conoscenza di quest’avventura dai diari di Pietro Querini, navigatore e mercante di nobile famiglia veneziana. Questi, partito da Creta per le Fiandre alla fine d’aprile del 1431 al comando della caracca Gemma Querina, costruita dai maestri d’ascia cretesi, con un carico di Malvasia, spezie, cotone e altre preziose mercanzie di provenienza mediorientale, dopo numerose peripezie, tra cui il danneggiamento della chiglia e del timone, fece naufragio a Sud dell’Irlanda e l’equipaggio, dopo una lunga navigazione alla deriva su un’imbarcazione di soccorso, raggiunse le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento chilometri oltre il Circolo Polare Artico, avendone percorsi 2000. Tratti in salvo dopo un mese dai pescatori dell’isola di Røst, che nei diari vengono descritti come una comunità pura e generosa, Pietro Querini e i naufraghi superstiti furono loro ospiti per quelli che vengono definiti “100 giorni in paradiso”, per poi rientrare, attraverso un lungo viaggio via terra, a Venezia fra l’ottobre del 1432 ed il febbraio 1433. A questa vicenda gli storici fanno risalire l’inizio del commercio dello stoccafisso dalla Norvegia all’Italia, paese a tutt’oggi consumatore di oltre il novanta per cento di questo specifico prodotto ittico.