4 maggio 2025
CONVEGNO PRESSO LA MOLE VANVITELLIANA – SALA BOXE, ANCONA
Con il patrocinio di Comune e Regione, il giorno 4 Maggio, giornata del Patrono S.Ciriaco, si terrà ad Ancona, presso la Sala Boxe della Mole Vanvitelliana, il Convegno “LO STOCCAFISSO IN TAVOLA”.
L’ Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana, indice il suo primo convegno nell’ambito dell’evento “Festival Stoccafisso de San Ceriago 2025“, progetto che permetterà a tutti i cittadini di Ancona e provincia di onorare il piatto più rappresentativo della città in diversi ristoranti a prezzo e menù concordato.
Il Convegno Enogastronomico è organizzato con l’Associazione Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi, gemellata dell’Accademia, con la partecipazione dell’Agenzia Marche Agricoltura Pesca (AMAP). Saranno relatori al Convegno cattedrattici di notevole spessore quale il Prof. Otello Fabris, famoso, tra le altre cose, per il suo testo magistrale sullo stoccafisso ” I misteri del ragno”; il Prof. Tommaso Lucchetti, docente di Storia e Cultura dell’Alimentazione presso l’Università di Parma; il Dr. Maurizio Diambrini, Sommelier SES – Amici del Verdicchio; la Dott.ssa Barbara Alfei, Capo Panel AMAP.
Dopo l’introduzione al convegno dei Presidenti delle varie Associazioni ed il saluto delle Autorità, si avvierà l’apertura dei lavori dove si parlerà di stoccafisso, vino ed olio, elementi basilari per un ottimo stoccafisso nel piatto, riconsiderato alla luce della storia tra astinenza e gola.
Sarà un momento di crescita per tutti i presenti e il pubblico potrà intervenire con domande e questioni da sottoporre agli esperti.
Perché un Convegno sullo stoccafisso ad Ancona?
Semplicemente perché altissimo è il consumo di stoccafisso in città, al punto che la Norvegia le ha dedicato, unica in Italia, una qualità di stoccafisso molto gradito ai suoi consumatori anconetani, chiamandolo Vestre Ancona; perché il piatto in tavola più amato dagli anconetani è lo stoccafisso; perché la costruzione delle navi Hurtigruten, avvenuta presso i Cantieri Navali di Ancona nei lontani anni cinquanta, ha portato a definirle le “Navi dello stoccafisso“. Ma questa è un’altra storia.