Vino e stoccafisso
Grazie alla collaborazione con l’Azienda Monte Schiavo, fiore all’occhiello del Gruppo Pieralisi,
l’Accademia organizza quattro serate dove i soci e gli ospiti giudicheranno l’abbinamento migliore vino e stoccafisso tra due bianchi ed un rosso.
Non verranno giudicati i vini quindi, ma l’affinità con il nostro piatto.
Le richieste sono accettate da subito e scadranno 3 giorni prima della data della cena telefonando al 3351303495 o tramite email.
venerdì 6 febbraio 2009 h. 20.15
Ristorante La Moretta 1897
Piazza Plebiscito 52, Ancona
Numero max partecipanti 80
venerdì 13 febbraio 2009 h. 20.15
Ristorante Boccon DiVino
c.so Matteotti Giacomo, 13 Ancona
Numero max partecipanti 40
venerdì 6 marzo 2009 h. 20.15
Osteria Teatro Strabacco
Via Guglielmo Oberdan, 2 Ancona
Numero max partecipanti 100
venerdì 20 marzo 2009 h. 20.15
Ristorante La Cantinetta del Conero
Km. 310, Str. St. – Osimo (AN)
Numero max partecipanti 150
Menu
Antipasto
Stoccafisso all’anconitana
Dessert
Moka
Vini Monteschiavo
http://www.monteschiavo.it/docs/azienda/aziendanew.asp
BRUT TASSANARE incontra l’antipasto
Vino spumante brut
Prodotto con le uve di una parte del nostro vigneto Tassanare, dal microclima particolarmente adatto alla produzione di vino base per spumante brut, “TASSANARE” rappresenta una ulteriore conferma della versatilità del vitigno Verdicchio dal quale proviene.
Di aspetto brillante si distingue per il profumo intenso e fruttato con sentori di lieviti. Il suo gusto fresco, secco e ed equilibrato lo rende particolarmente adatto ad essere abbinato ad antipasti e pietanze di pesce; eccellente anche come aperitivo
Da votare quale migliore abbinamento allo stoccafisso:
COSTE DEL MOLINO 2007
Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico
Ad ovest della costa Adriatica a 42 km da Ancona, tra le soleggiste colline dei Castelli di Jesi, nel cuore della zona classica del Verdicchio, viene coltivata con la vecchia sapienza del contadino marchigiano la Vigna Coste del Molino da cui nasce e prende nome questo vino. La vendemmia in più passaggi per raccogliere solo i grappoli alla giusta maturazione, la pressatura soffice e la fermentazione a temperatura controllata ci hanno permesso di ottenere il Verdicchio che vi presentiamo: delicato nel colore, intensamente fruttato e dal bouquet floreale inconfondibile.
LE GIUNCARE 2006
Verdicchio Dei Castelli di Jesi DOC Classico Riserva
Questa selezione di Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva, denominata “Le Giuncare”, vuole essere un omaggio al territorio dove, ai bordi delle nostre vigne, scorre l’omonima fonte. Un territorio che per microclimi è particolarmente favorevole alla viticoltura. Qui il Verdicchio esprime il meglio della sua potenzialità. Potenzialità che potrete apprezzare, nel corso del tempo, in questo vino corposo che esce due anni dopo la vendemmia e dalla complessità aromatica paragonabile a quella di un vino rosso importante: note di frutta tropicale emergono assieme a caratteri minerali e a sfumature speziate.
LACRIMA
Lacrima di Morro d’Alba DOC
Il vitigno “LACRIMA” è un raro superstite autoctono della viticoltura medievale delle Marche. Si è sempre distinto per un’impronta aromatica dominante, in cui confluiscono note di muschio, lamponi e ribes. Il sapore, carezzevole e senza asperità, fa emergere nel retrogusto la ciliegia e la mela cotogna. La produzione, estremamente limitata, è una componente che ha fatto la fama di questo nobile vino.
Costo della serata Euro 25,00 soci Euro 29,00 ospiti
Ai partecipanti sarà consegnata una scheda su cui dare un voto/giudizio sull’abbinamento vino e stoccafisso.
COME SI MANGIA E COSA SI BEVE NELL’ANCONETANO
Stoccafissando, storia d’amore anconitana
Libro di Bruno Bravetti, 2008
Il 10 settembre, all’Hotel Excelsior La Fonte, si è tenuta l’11a edizione di Stoccafissando, anche occasione per presentare il libro dedicato al piatto della tradizione anconetana.
Giornalisti e scrittori quando scoprono che il piatto tipico della città è lo stoccafisso all’anconitana, scrivono di paradosso gastronomico perché è quantomeno strano che una città che ha un mare che offre di tutto abbia scelto di eleggere Re della propria tavola il merluzzo, pesce del grande Nord.
Bruno Bravetti, Presidente dell’Accademia dello stoccafisso all’anconitana, con il suo “Stoccafissando storia d’amore anconitana” ricostruisce il legame storico, culturale e sociale fra gli anconitani e lo stoccafisso.
“La nostra è una città nata sul mare e per il mare, gli anconitani hanno una storica perizia nella pesca, amano mangiare il pesce e lo cucinano benissimo – spiega l’autore -. E’ proprio partendo da questa consapevolezza che numerosi scrittori e giornalisti, scoprendo Ancona e il suo stocco, scrivono di paradosso gastronomico! Come è possibile, si chiedono, che gli anconitani che sono immersi al centro del generoso Adriatico, abbiano eletto a Re della propria tavola lo stoccafisso, un pesce pescato nel mare del grande Nord? E’ attorno a questo apparente paradosso che ho lavorato – prosegue Bravetti -. Con i piedi ben piantati nella nostra città, nella sua storia, nella sua cultura, ho sollevato lo sguardo sull’Adriatico e sul Mediterraneo, sull’Europa e, con una cavalcata che parte dal 1431 quando il mercante veneziano Piero Querini, naufragando a nord-ovest della Norvegia, scoprì lo stoccafisso ho cercato di ricostruire il legame, culturale e sociale fra gli anconitani e lo stoccafisso”.
Nell’ultimo capitolo intitolato “Di stoccafisso in stoccafisso in giro per la città” l’autore intreccia la storia di alcune antiche osterie con i profili umani e professionali di 26 famiglie anconitane che da più generazioni si occupano del piatto della tradizione. “Non è una guida, precisa Bravetti, ma la segnalazione che dietro ogni insegna, dalla più umile alla più importante, c’è la storia, l’aspirazione, il lavoro di uomini e di donne, di una o più generazione.”
Tra le vicende storiche, i racconti di tanti personaggi caratteristici della storia di Ancona, la ricerca delle fonti, l’enunciazioni di ricette, il piatto della tradizione da fine conoscitivo diventa strumento narrativo, lo scenario, il palcoscenico sul quale si susseguono gli angoli, i colori e i sapori di una intera comunità.
L’opera è arricchita dalla prefazione del giornalista esperto di marketing Mauro Bignami e dalla colta postfazione di Renato Novelli, docente di sociologia economica dell’Università Politecnica delle Marche.
Nel libro, quindi, (136 pagine, in libreria o www.accademiadellostoccafisso.com) il piatto della tradizione da fine conoscitivo diventa strumento narrativo, lo scenario, il palcoscenico sul quale c’è Ancona con i suoi colori ed i suoi sapori.
Fonte: ilQuotidiano.it e AnconaNotizie.it
Stoccafissando 2008
22-05-08 Circolo della Vela
l’Accademia ha organizzato la prima lezione di cucina dello stoccafisso22-05-08 Circolo della Vela
a cura e con la ricetta di TITTI CARLONI, con la gentile collaborazione del CIRCOLO della VELA di Ancona.
foto di Ivo Giannoni
Il bellissimo salone del Circolo della Vela
Il Presidente del circolo Manfredo Pennazzi fa gli onori di casa presentando l’iniziativa
Lo stocco secco
e bagnato
Taglio di 4-5 cm
Gli ingredienti vari
Grande attenzione
Miscela SEGRETA!!!!
Pronto per cuocere
Ugo Biornstad, Sindaco di Svolvaer (Norvegia) non è voluto mancare a questa iniziativa
Presentazione ai partecipanti
L’interprete per l’occasione, Socio dell’Accademia Frati, commenta la ricetta con il Sindaco.
I presidenti si scambiano i simboli delle due associazioni.
Foto di gruppo ufficiale
Omaggio nervegese a Titti Carloni
Gianni Giaccaglia si informa sulle relazioni tra Ancona e Vagan
La nuova parnanza presentata per l’occasione
Tutto è pronto, Titti soddisfatto.
Grande pasta per l’occasione
Il Bellissimo e buon sugo
Il piatto è pronto